“Ho da raccontare un fatto assurdo che riguarda la P.A. e
che nella fattispecie coinvolge direttamente le professioni tecniche, nel
momento in cui queste sono al servizio della prima in quanto affidatari di un
pubblico incarico a seguito di regolare procedura concorsuale . Si tratta del
progetto urbanistico della città di Lamezia Terme, il cosiddetto Psc Piano
Strutturale Comunale recentemente adottato dal Consiglio Comunale e trasmesso
agli uffici competenti della Regione per gli adempimenti previsti dalla legge
urbanistica regionale n. 19/2002 'legge urbanistica regionale n° 19/2002'
norme per la tutela, governo ed uso del territorio – legge urbanistica della
Calabria”. E’ quanto afferma in una nota Salvatore Saccà, presidente
dell’ordine degli ingegneri.
“Ebbene – aggiunge - qualche giorno fa sia per dovere
istituzionale che per curiosità mia professionale, navigando on line mi sono
soffermato sul sito del comune di Lamezia cliccando sulla voce Psc per prendere
visione di tutta la documentazione costituente il suddetto Piano. A tal fine
visionando tutti gli elaborati allegati sono stato assalito da un improvvisa ed
imprevedibile incredulità nel constatare la completa assenza dei nomi dei
professionisti che hanno redatto tutti gli elaborati e le tavole del suddetto
Psc. Tant’è che ho riguardato più e più volte tutto il malloppo cartaceo alla
ricerca dei nomi e cognomi dei professionisti incaricati per la redazione di
tale fondamentale strumento urbanistico, senza riuscire a rintracciarli.
‘Incredibile visu!’ Roba incredibile a credere oltre che a vedere. Siamo in
presenza dello strumento urbanistico territoriale principe, importantissimo
per lo sviluppo e la crescita del territorio lametino senza che se ne conoscano
gli autori legittimati alla sua redazione. Gli unici irrilevanti nomi,
dal punto di vista professionale, che compaiono sulle copertine di tutti gli
elaborati progettuali sono nell’ordine: il Sindaco, il Segretario comunale e il
Rup. Gli attori protagonisti non ci sono o sono stati omessi, certamente non
per mera distrazione. Come dice un consolidato adagio citato in politica ed
imputato al defunto Giulio Andreotti, 'a pensar male si fa peccato ..ma
spesso ci s’indovina'” .
"Ma - continua - in questa sede interessa
evidenziare pubblicamente l’illegittimità di una tale procedura amministrativa
che riguarda tra l’altro non un piccolo comune disperso tra i monti, che
molto probabilmente non avrebbe commesso un simile errore marcato di blu, ma la
terza città più importante della Calabria. Per esemplificare in modo banale ma
efficace è come se un certificato medico fosse firmato dalla segretaria del
medico diplomata in ragioneria o 'similia'. Sorge spontanea una riflessione
drammaticamente amara mutuata dal testo della canzone napoletana 'o zappatore'
recitata magnificamente dal compianto Mario Merola che rivolgendosi all’ingrato
figlio avvocato lo rimprovera dicendogli 'Sarebbe stato meglio se ti avessi
insegnato il mestiere dello zappatore invece di farti laureare….'. Così
stando le cose e se dovessero, peggio ancora, rimanere così non
resterebbe altro da fare che sopprimere le facoltà di Ingegneria ed Architettura
ed abrogare contestualmente gran parte degli articoli della legge urbanistica
regionale, iniziando dall’ Art. 69 'Qualificazione e valorizzazione
professionale' che è quello che disciplina l’affidamento degli incarichi
professionali 'ai fini della redazione dei diversi strumenti di governo del
territorio, mediante la valorizzazione di tutte le professionalità previste nel
DPR 328/2001 e nel rispetto delle competenze nello stesso individuate. Sono da
considerare esperti tutti i soggetti in possesso dei titoli di studio elencati
negli articoli 17 e 47 del citato DPR 328 /2001'. Gli esperti sopra citati sono
esclusivamente gli ingegneri e gli architetti.
"Come esclamava quel tale che cercava giustizia 'Ci
sarà un giudice a Berlino!' - conclude - anche noi ingegneri ed architetti
invochiamo il neo assessore all’urbanistica Franco Rossi perché intervenga
immediatamente per mettere fine ad uno scempio di tale portata. Nell’interesse
generale, della Regione Calabria, del Comune di Lamezia Terme e di tutte le
categorie professionali che non possono essere mortificate e oltraggiate
in questo modo".
