Pubblichiamo la nota del gruppo di Salvatore De Biase, Carolina
Caruso, Tranquillo Paradiso e Luigi Muraca, Gruppo FI in merito alla situazione
della sanità calabrese.
“Ma il duo Scura-Oliverio tutto targato PD,
sull’esplosiva situazione sanitaria calabrese, sono consapevoli, ognuno per la
propria parte, che devono allarmarsi in modo serio e adeguato, sbattendo magari
i pugni, con veemenza sui tavoli governativi Nazionali, per rintuzzare l’idea,
che seppur il mandato ricevuto è quello di far quadrare i conti, non si deve, e
non si può perdere di vista, che prima di tutto si deve garantire il diritto
alla salute per tutti, così come sancito dalla Costituzione Italiana e poi si
può parlare di conti e di sprechi che non producono certamente i cittadini.
Di sicuro comunque, non aiuta presentarsi a Roma e in
Calabria, con una giunta in disarmante ritardo a sette mesi dal voto!! Senza
contare per esempio, una sanità in continua protesta, dove emergono finanche
posizioni diversificate tra il Governatore e il 'grande' Commissario, sul
tema nuovi ‘Ospedali in Calabria’ oltre che la non tanta chiara posizione
di annunciata fusione tra l’Università e il Pugliese, che alletta e
richiama l’istituzione del Pronto Soccorso. A ciò si aggiunge la confusione
sull’Azienda Unica, c’è chi la vuole c’è chi no!!
Per Lamezia poi, ci affacciamo ad un allarme generale
dove lo ‘spacchettamento sanitario’ in atto è silente e violento
contestualmente. Uffici svuotati, personale che va e che viene da Catanzaro, e
come dire: anziché i Dirigenti disporsi ed operare negli uffici la dove c’è
l’ospedale e il personale, si fa viceversa, è il personale che è costretto ad
andare verso Cz. Costi? Disagi? Disarmonie?
Poi la problematica mantenimento della Tin tanto promessa
per Lamezia da parte di tutti e non mantenuta da nessuno, la stessa oramai si
presenta a funzione limitata, e gli accadimenti, per come si stanno
presentando, portano una qualsiasi partoriente a rischio, a recarsi in
emergenza nella solita e vicina Cz, naturalmente, quando vi sono rischi di
parto prematuro. Da qui il verosimile calvario; Cz non ha posti letto
disponibili, le alternative sono Rc e Cs, qui esplodono proteste, disagi e
costi per le famiglie, senza contare gli oneri istituzionali per gli eventuali
rimborsi da tributare a favore delle strutture fuori regione, quando la
Calabria non risponde!!!
Insomma qualcuno si rende conto che chiudendo Lamezia,
(150,00 utenze sbaragliate) ingolfano le altre aree in quanto le strutture
limitrofe non riescono a sopperire.?? Sulla stessa linea l’Anatomia patologica
lametina, un fiore all’occhiello di attrattiva regionale da sempre, si
prospetta che da qui a pochi giorni un medico di tale struttura va in
quiescenza, e il peso di una adeguata risposta non ci potrà più essere, se non
si interviene a riequilibrare le sorti di una struttura così necessaria con
servizi d’avanguardia.
Su questa linea non può essere sottaciuta, la posizione
di incertezza che vive l’Oncologia lametina, la quale si offre ad una esigenza
massiccia di pazienti oncologici e vive in uno stato di precarietà.
P.S. appare a rischio turnazione!!! E a seguire il centro
trasfusionale il quale si presenta oramai, seppur ristrutturato e a norma, in
base al Decreto Regionale n° 58 del giugno 2014, svolgerà attività H 6 ovvero
dalle ore 8,00 alle ore 14,00, da quest’ora in poi, ogni urgenza o emergenza
trasfusionale i compiti previsti dovranno essere gestiti dal Servizio
Trasfusionale competente, ovvero Ospedale Pugliese Cz.
In conclusione si paventa un ospedale reso fragile e da
qui la motivazione per un ridimensionamento complessivo, se non addirittura una
chiusura premeditata.
Su queste considerazioni, dopo aver anticipato il quanto,
ci si avvia ad affrontare, come gruppo di FI formuleremo un Odg per un c.c. che
costituisca di fatto, un elemento di rinnovata apertura di un tavolo permanente
tra la Regione e il presidente Oliverio, il Governo attraverso il commissario
Scura, nonché il coinvolgimento di sua Eccellenza il Prefetto Cz”.