In Calabria fare impresa è una sfida che va ben oltre la normale competizione economica. Troppo spesso il tessuto produttivo è ostacolato da dinamiche criminali che ne frenano il potenziale e scoraggiano chi sceglie di investire con coraggio nel proprio territorio.

La 'ndrangheta è il dazio più pesante che la nostra regione paga ogni giorno.

L'attacco incendiario subito dall'imprenditore lametino Emanuele Ionà, a danno della sua concessionaria a Campo Calabro, rappresenta un gravissimo segnale di quanto sia ancora difficile affermare un'economia libera e sana.

L'episodio riporta drammaticamente l'attenzione sulla condizione in cui operano tanti imprenditori onesti, costretti a fronteggiare, oltre alle sfide del mercato, minacce e pressioni che rallentano la crescita economica e mortificano il coraggio di chi sceglie di restare al sud.

L'Associazione Antiracket Lamezia ALA esprime piena solidarietà e vicinanza all'imprenditore lametino e sollecita con determinazione risposte istituzionali tempestive e incisive.

La vera sfida è costruire una rete solida e coesa tra imprenditori, cittadini, forze dell'ordine e istituzioni. Un'alleanza sociale e culturale capace di spezzare il ricatto e ridare fiducia ai cittadini.

ALA invita tutti gli imprenditori del territorio a non cedere alla paura né all'isolamento. Denunciare non è solo un atto di coraggio individuale, ma un gesto di responsabilità collettiva.

A chi subisce pressioni o minacce, diciamo con chiarezza: "Non siete soli".

Alla criminalità, la certezza che non arretreremo di un passo.