“Il destino ha voluto che
concludessi la mia campagna elettorale a solo cinque metri dal luogo in cui
sono nato”. Con queste parole un concitato Paolo Mascaro ha aperto il suo
ultimo comizio su Corso Numistrano, attorniato da bambini vestiti di giallo e
di blu, come i colori della lista civica che lo ha accompagnato in questi mesi
e come i colori della Città di Lamezia Terme. Rivolgendosi al numeroso pubblico accorso, Mascaro ha
affermato “concludo oggi un’avventura che resterà per sempre uno dei ricordi
più belli della mia vita. Il Palazzo di città dopodomani sarà nostro e non
sarebbe stato altrimenti senza il supporto dei miei 215 candidati. Questa marea
umana non si vedeva dai tempi di Bettino Craxi”. Commentando poi il risultato
ottenuto alle urne lo scorso 31 maggio ha poi aggiunto: “in maniera
inequivocabile da quel giorno la città di Lamezia aveva già scelto e la
sinistra è stata bocciata dall’elettorato. Non ho voluto apparentamenti e né
accordi di poltrone, non ho cercato nessuna scorciatoia per arrivare a quel
Palazzo che sento già mio, già vostro. Nelle stanze chiuse del
centro-sinistra invece si cercava di riunire il diavolo con l’acqua santa pur
di impedire al nostro popolo di andare avanti. A Sambiase e Sant’Eufemia erano
presenti altri candidati della coalizione di centro-destra che applaudivano me
con entusiasmo. A questo elettorato rivolgo il mio appello, unitevi a noi, a
questa piazza festante, perché siamo l’unica alternativa al governo
speranzian-lomoriano. Saremo la coalizione della competenza e dell’azione e il
15 giugno vinceremo in 70 sezioni su 78 soprattutto nelle periferie, dove ci
sono gli emarginati della società e in quelle zone abbandonate dove vota il
popolo e non i circoli culturali. Saremo una coalizione in grado di
battere i pugni per difendere il nostro territorio e urleremo per questa terra
che ha voglia di svegliarsi”.
